CALDAIE A CONDENSAZIONE
Da settembre 2015 in accordo alla direttiva Europea 2005/32/CE, entrata in vigore nell’agosto del 2005 e recepita in Italia con il D. Lgs. n. 201 del 6 novembre 2007, è stato imposto l’obbligo di non immettere sul mercato caldaie al di fuori di quelle a condensazione.
Sebbene le caldaie a gas tradizionali potranno essere installate fino all’esaurimento delle scorte, a partire dal 26 settembre 2015 ai costruttori è fatto divieto di mettere in commercio modelli che non siano a condensazione.
L’unica accortezza richiesta al consumatore, nel caso decida comunque di installare una caldaia tradizionale, è quella di controllare la data di fabbricazione, che deve essere antecedente la data del 26 settembre 2015.
Grazie alla particolare tecnologia utilizzata, una caldaia a condensazione permette di ottenere un rendimento maggiore rispetto a una caldaia tradizionale perché è progettata per sfruttare buona parte del calore latente di condensazione del vapore acqueo contenuto nei fumi di scarico. Tale vapore è generato dal processo di combustione del gas metano, in genere nella quantità di 1,6 kg per metro cubo di gas, e in una caldaia normale si disperde a temperature che vanno dai 140-150°C delle caldaie ad alto rendimento ai 200-250°C delle caldaie tradizionali.
In pratica, la condensazione è una tecnologia efficiente perché permette di recuperare il calore contenuto nei fumi, che costituisce circa l’11% dell’energia consumata, invece di disperderlo in atmosfera.
I risparmi stimati che si ottengono con una caldaia a condensazione sono dell’ordine del 15-20% per la fornitura di acqua calda a 80°C e del 20-30% per la fornitura di acqua calda a 60 °C. Il massimo dei vantaggi, attorno al 40% ma anche oltre, si ha quando la caldaia a condensazione è utilizzata in impianti che funzionano a bassa temperatura (30-50°C), come per esempio gli impianti radianti (pannelli a soffitto, riscaldamento a pavimento o riscaldamento a parete).
Altro punto a favore delle caldaie a condensazione di ultima generazione è che possono essere combinate con l’azione di un sistema solare termico per la produzione di sola acqua calda sanitaria. Le esperienze indicano che la combinazione caldaia a condensazione-solare termico permette di ridurre il fabbisogno energetico complessivo anche più del 50% rispetto alle utenze di una casa già isolata termicamente.
POMPE DI CALORE
Che cos’è una pompa di calore? È una macchina che produce energia termica sfruttando sorgenti esterne, come aria, acqua o suolo (geotermico). L’energia prodotta può essere utilizzata per riscaldare, raffrescare e per produrre acqua calda.
La pompa di calore agisce in maniera molto semplice: preleva la temperatura da un ambiente e la innalza per ottenere maggiore calore. Una pompa di calore ad esempio potrebbe assimilare il calore esterno per mantenere caldi gli ambienti di un edificio o di un’abitazione. Questa apparecchiatura consente di risparmiare anche sull’energia effettivamente consumata, poiché non tutta quella prelevata viene impiegata per riscaldare l’ambiente. Nel funzionamento non sono previste combustioni di gas o altri materiali, ma viene utilizzata solo l’energia elettrica, che a sua volta può essere prodotta ricorrendo a fonti rinnovabili, come il fotovoltaico. In questo caso quindi si ha il completo abbattimento dei costi, in quanto la stessa energia viene auto prodotta e consente di produrre in autonomia anche il riscaldamento di termosifoni e acqua sanitaria.
Dal punto di vista energetico il processo alla base della pompa di calore conviene perché da 1 kWh di energia elettrica si producono fino a 5 KWh di energia termica; l’energia che si ottiene è dunque superiore a quella che si impiega.
INCENTIVI E AGEVOLAZIONI FISCALI
Sempre nell’ottica di fornire un servizio completo a 360 gradi, Artigiano Amico Lanciano non si limita solo all’installazione e alla progettazione , ma se richiesto si occuperà di tutta la parte amministrativa necessaria ad usufruire dei relativi incentivi fiscali.
Agli interventi di installazione di caldaie a condensazione e pompe di calore, rientrando nell’ambito dei sistemi tecnologici rinnovabili, sono riconosciute le detrazioni fiscali per l'anno 2018 del 50% ed in taluni casi anche del 65% oppure, nel caso si vada a sostituire per intero o parzialmente un precedente impianto di riscaldamento con impianti a più alta efficienza, il conto termico al 65%.
Inoltre, i predetti interventi permettono di ottenere i certificati bianchi (dopo una verifica da parte dell’Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas dell’effettivo risparmio energetico ottenuto) che sono titoli di efficienza energetica dotati di un valore economico scambiabili sul mercato.
In ultimo, novità del 2018 è la possibiltà anche per il privato di cedere a terzi il credito d'imposta derivante dalla detrazione.
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